Comunicato Stampa
Ancora una volta, le dichiarazioni del Presidente Pirovano (leggi su Bergamo News) evidenziano l’assenza di fondate motivazioni per cui la nuova autostrada deve essere costruita: va fatta e va fatta dai privati perché “se non la facessero loro resteremmo per 40 anni con le strade che abbiamo oggi”. La Provincia dichiara apertamente la propria incapacità a risolvere i problemi della mobilità dei bergamaschi, a meno di svendere il territorio e la salute dei cittadini agli interessi di investitori privati.
Il comitato nasce non perché un gruppo di cittadini non accetta i “disagi” legati all’opera, ma perché ritiene che una nuova autostrada sia profondamente sbagliata e inutile per risolvere il problema della mobilità. Questa convinzione deriva anche dall’analisi di alcuni studi sul traffico.
Esiste uno studio redatto dalla stessa Provincia, Analisi della mobilità in provincia di Bergamo, in cui si parla di un milione di spostamenti complessivi generati e attratti giornalmente in tutto il territorio provinciale, ma tra le cosiddette “linee di desiderio” prevalenti non compare la direttrice Bergamo – Treviglio. Anche un’altra analisi più specifica, contenuta nell’Allegato B1 del progetto preliminare della nuova autostrada, conferma che la viabilità locale subirà variazioni minime (e non sempre positive) se l’opera sarà costruita.
Tutti quei bergamaschi che devono andare tutti i giorni da Treviglio a Bergamo, e poi nelle valli, saranno felicissimi di fare quel tratto a più di 100 km/h pagando un pedaggio, per poi rimettersi in coda sulle strade locali che saranno ancora congestionate perché la Provincia non sarà intervenuta. Non sarebbe più utile e meno invasivo costruire, per fare un esempio, la tanto attesa tangenziale di Verdello che risolverebbe il nodo più critico dell’attuale Treviglio – Bergamo?
Vogliamo sollecitare anche le amministrazioni comunali a uno scatto di orgoglio e di responsabilità, per difendere a gran voce i diritti dei loro territori senza farsi intimorire. Troviamo aberrante che Pirovano dichiari che “a quei Comuni (che hanno detto no all’autostrada ndr) sto tentando di garantire tutto quel che servirà per avere il miglior impatto possibile sul territorio, anche se la posizione di Autostrade Bergamasche in merito non è molto benevola”. È Autostrade Bergamasche a decidere sul territorio? E se si arrabbia punisce i Comuni disobbedienti e gli costruisce un’autostrada devastante e senza alcuna mitigazione degli impatti? Esistono delle leggi, delle normative e delle modalità di costruire determinate opere sul territorio, modalità indipendenti dalla benevolenza dei promotori dell’opera.
Come cittadini siamo stanchi di proclami vuoti e banali (più strade = più sviluppo? forse cinquant’anni fa!), e vogliamo un’amministrazione provinciale che risolva veramente i problemi, invece di gettare fumo negli occhi per mettere in moto la catena di interessi economici a vantaggio di pochi che un’opera del genere porta con sé. La raccolta firme è solo agli inizi e dimostreremo al Presidente Pirovano che non sono solo 4000 le persone contrarie a un’opera che è la soluzione sbagliata a un problema reale.